Didattica a distanza, sicurezza e privacy riflessioni su come studiare rimanendo protetti


La didattica a distanza ha il merito di mantenere viva la comunità di classe e di alimentare il senso di appartenenza e si è dimostrata essenziale per non interrompere il percorso di apprendimento. L’utilizzo di strumenti e tecnologie informatiche può comportare però diverse criticità, legate al rispetto della privacy, alla sicurezza informatica delle piattaforme terze utilizzate e alla tutela del diritto d’autore (copyright). Come fare quindi per garantire a insegnanti, studenti e famiglie un’esperienza di didattica a distanza sicura, protetta e ben strutturata? Quali sono le responsabilità della scuola? Lo abbiamo chiesto al prof. Francesco Sandro Della Rocca, che ha condiviso con noi quattro regole che tutte le scuole dovrebbero applicare.

  1. Privilegiare piattaforme che consentano il settaggio dei parametri di sicurezza e privacy, la crittografia delle comunicazione e l’accesso esclusivamente alle utenze abilitate e identificate preventivamente.
  2. Impostare profili autorizzativi differenti per docenti e per allievi, per attribuire privilegi diversi (possibilità di invitare altre utenze, di modificare l’evento, di inviare file, di utilizzare la funzionalità di chat privata tra partecipanti).
  3. Accertarsi che le applicazioni per la videoconferenza siano gestite in un ambiente riservato, evitando applicazioni che mettono a disposizione delle stanze pubbliche per le attività.
  4. Verificare che gli strumenti utilizzati non adottino tecniche di profilazione dei dati a fini commerciali.

 

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